mercoledì 29 ottobre 2008

the cure

parte dal sabato, o altro, ha senso o significato?

Concerto dei: “CURE” J. Legend, Marrachesck e mtv e la coca cola.
Naah,ma intanto leggi che ti fa sangue.
Per i biografi forse, per me resta un altro giorno come tutti quelli che ho vissuto, né più né meno degli altri, anche perché ho goduto dei belli e sofferto dei brutti, e tutti mi hanno dato lo stesso regalo( dato, non fatto).
Poco più di niente, ed il peso della questione, storia, vita o come lo vorrai mai leggere mio amato lettore: altro non è se non altre 24 ore della mia vita che me ne propone 24 a fronte delle 36 che necessito.
Lavoro, soldi, relazioni sociali semplici e leggere, tutto ruota intorno come se fosse vero.
E poi a me capita: un concerto, a San Giovanni, (pare niente ma per me è ‘na piazza vicino a casa per tanti è SAN GIOVANNI del primo maggio e oltre), saputolo per caso (fatti forza e sforzo del vocabolo usato –arrivi a 450 parole nel tuo lessico- Io viaggio con tredicimila e non bastano, bastarde a dire) trovo semplicemente: -non c’è definizione al naturale ,al quanto si debba perché esista, sia l’evento che i partecipanti all’evento –La mia EX Moglie ne sa più di dio-.
Arriviamo al concerto, io e Parte della Mia Famiglia, questo descrive e basta a dare l’idea della sacralità del fatto.
C’è parte del mio DNA e delle: storie, leggende e fantasie di: cose, questioni, rose, cazzi, mazzi, chiodi e barattoli.
Niente oltre alla naturale e sottaciuta capacità di praticare la “Cosa” “l’evento”.
Un concerto gratuito, a Piazza San Giovanni, un luogo della memoria Che prima o poi verrà a galla.
Il suono, i bassi che arrivano direttamente ai polmoni, i riff che straniscono le orecchie e tanta tanta gente, giovani o meno, puliti o sporchi, lucidi o fatti, etc etc.
Passa una musica che mi è passata nelle orecchie e nell’essere, anche se solo di striscio, ma è che ha dato forma e luoghi a quanto è passato o meno in me ed intorno a me.
Passa anche il concerto, con una coda travolgente e stranamente sicura e certa.
Quanto capita, se capita e per quanto possa volere o fare, la destrezza della noia, della pratica quotidiana, del contingente………………….. mi regala una sola ultima certezza:
C’ era tutto prima e tutto resterà poi, il solo segno o l’ultima cifra che potrò scrivere sarà quella delle verità delle cose e degli effetti da dove sono scaturite.
Un concerto: musica, persone aggregate, birra, sorrisi, teste dondolanti, canne, dolori e o amori e così via.
And So On……
E domani pranzo di famiglia, ma il mio è piuttosto uno studio sociologico, e il resto è per me sangue: condiviso o appiccicato, ma sempre e solo sangue.
Di sangue e di pioggia, resta in bocca dopo ogni uragano: un sapore.
Sangue pioggia e tanto altro da fare…………….e così poco tempo………..

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