domenica 30 marzo 2008

trenta marzo





Roma 30 Marzo 2008



Ciao Agnese,

credo sia giunto il momento delle decisioni irrevocabili, come disse giustamente il Duce.

Dato il tuo modo di fare, di decidere, di pensare anche senza arrivare ad uno scopo praticabile per te e per tutti, penso sia giusto più che altro per me: mettere dei paletti.

Proverò a non scriverti mai più, ne sms, ne mail, ne lettere niente più.

Ti lascerò andare nelle nebbie di ricordi ormai lontani, ti perderò lentamente,
altro non mi concedi di fare e per una solo Tua manifesta incapacità di avere rapporti
veri e reali con chiunque.

Inutile fare valutazioni e cercare risposte, io le ho tutte e tu non ne vuoi ne vorrai mai sapere,
perchè questo ti costerebbe riflettere e stabilire e magari anche risolvere la tua vita.

Sono disperatamente certo che non lo farai mai, vivi nascosta in un mondo che sai stretto,
aggrapata a cose sensa senso, valori detestabili, pratiche da nazista, arroganze nauseanti e tutto solo per difenderti.

Fallo, ma inizia a pensare che altrove ed altri non possono vivere tanta poca cosa,
non si mentono anche se a volte si pentono, fanno anche sbagliando, e vivono e amano verità persone fatti e momenti, che Tu mistifichi vantando non si capisce mai cosa; il vecchio ritornello: "ma tu chi sei per dire e fare quello che dici e fai?".

Spesso lo fanno anche con altri e condividono, anche se magari non è il massimo della vita.

A me spesso, anzi sempre hai fatto vivere miserissime cose, che non ho mai capito quanto veramente tue, imponendomi: tempi, modi, colori, sapori tutto tutto solo come dicevi Tu.

Di me non hai mai afferato nulla, forse per qualche mese all'inizio, quando eri pronta a cambiare e quando IO mi sono negato alla sostituzione di tanto nulla con me stesso, perchè credevo che fosse scorretto, cambiare una tossicomania senza una vera disintossicazione che mai ti ho imposto.

E guarda che non è Riccardo, che credo deluso e sconfitto almeno in una maniera simile alla mia.

SEI TU.

Sai che ho fiducia nell'Agnese che amo, ma ho orrore e paura dell'Agnese che mi presenti;
se Ti sò, è solo perchè per mia disgrazia, le cose, questioni e sentimenti riesco a "sentirle"
prima, assolute e piene.

Sei altro e lo neghi a Te e a tutti, averlo fatto a me spero Ti sia di aiuto, non farlo mai più a nessuno, nemmeno il diavolo lo merita e sopratutto non fartelo, hai la possibilità
già da ora di cominciare a vivere.


Ne hai assoluto bisogno di: "sangue, sudore e lacrime" altrimenti startene ai domiciliari,
non ti salverà e oltre a Te ne hanno bisogno tante tante altre persone.

Ti amerei se tu lo capissi, ma tu vivi solo in posto tutto tuo e tutto nascosto e falso, falso.

Addio spero per me, ma spero di più che Tu ti possa svegliare e iniziare davvero a vivere, del tuo, di una cosa vera, viva e nuova.


Danilo, quello che se riuscissi a capirti ti sarebbe sempre vicino, accanto e mai "dentro",
mai come mi dipingi, non lo sono mai stato, ma sempre pieno di te e pronto per ogni cosa si possa fare, insieme e mai più solo per risarcirti di tanto nulla che hai voluto vivere non si sa perchè!




lunedì 24 marzo 2008

festività pasquali

Per dire di questa Pasqua, si può effettivamente parlare di Peshak (o come si scrive in ebraico),
passaggio, e oltre riserrezione.
Tranquilla oltre il voluto, serena malgrado le strorie in concorrenza,
persino ritonificante.
Mai camminato tanto per spazi e distanzew così brevi.
Tutto questo è e stà in un paio di questioni.
Agnese ed il lavoro.
Per un uomo che ha bisogno di lavorare oltre che per ragioni meramente economiche
anche per la voglia e capacità di fare e bene, trovarsi anche con quella specie di inciampo che la vita affettiva affetta dalla sola persona in cui hai trovato un barlume di capacità di e per tirarti fuori dal te stesso che per anni non ti ha distrutto, ma danneggiato ed assai.
E tutto per un riflesso di una altra vita ancora, che nemmeno critico;
non c'è non doveva esserci e se c'è stata basta guardarla da fuori per trovarne i contenuti,
miseri o almeno riduttivi, le mete mai raggiunte e mai vere condivise e così via per secoli.
Ora proprio ora un lietissimo evento di una tenerezza, assoluta mi porta vi da questo
dirmi per dire.
Spero di poter continuare a dire e ne ho di cose da dire.

lunedì 3 marzo 2008

per il mio compleanno

Per il mio compleanno, ho ricevuto non un regalo, ma un dono.

La mia cara Amica, Annaperla ha creato e gestito il tutto.

Mia sorella come gancio, e quasi 30 amici, non una festa, un trionfo di emozioni, ricordi e tanto
tanto affetto, tanta vicinanza su cose, piccole, ma vere, presenti, vive reali.

Così tanto amore, o affetto, così pericoloso che ho rischiato l'infarto.
Tra tanta tenerezza, anche da persone che ti sanno, ma che non puoi sempre avere vicino o presenti, ma che sai che ci sono, perchè io per loro e loro per me ci saranno sempre.

Arriviamo al punto: l'unica non coinvolta è stata Agnese, quella che credo di amare.

Se tra tanto caloroso affetto, nessuno ha avuto, la voglia ed il bisogno di chiamarla, probabilmente un motivo ci sarà.

Forse il suo modo di porsi, forse la sua sclerotizzata esistenza dipendente da un evento di tanta galattica tristezza che io non posso e non voglio pagare, solo gestire, così come felicemente ho scoperto di avere risolto con le mie ex o meglio, con le persone che amai e che al termine del percorso, hanno ancora di me ed io di loro un bel vissuto.

Vendicarsi di tanta trascuratezza, insensibilità che ho letto nei suoi occhi, sentito nel suo disperato pianto e oltre nelle cose che non chiedo ma che sò.

perchè tanta gioia infangata da tanto dolore, perchè pagare una cosa che mi pone disponibile persino a fare e dire cose che non sono interamente mia ma che vorrei praticare.

Insomma un compleanno bello, anche perchè se doivesse finire il ultimo e stupendo Amore, non finisce la mia vita.

Mettiamoci anche un lavoro, che somiglia a una domicilizziazione a Guantanamo.

Mettitiamoci anche tutta la pena per le cose che sto dismettendo per sola pura inpraticabilità di campo, mentre le credo necessarie alla vita: mostre, libri, films, tanta televisione a random, tanto tempo per me e tanto per gli altri e tanto Amore da dare e altrettanto da ricevere.

Ora basta, ho un improvviso peso al cuore, meglio se cammino